Atomizzatori o Spray Dryer

MICROINCAPSULAZIONE

Atomizzatori o spray dryer

Latomizzatore, detto in inglese spray dryer, è una macchina che trasforma un materiale liquido in una nebulizzazione di gocce che entrando in contatto con l’aria in una camera di essiccazione, evaporano e formano delle particelle solide.

Questa spiegazione è molto elementare ma ci permette di spiegare  in modo semplice un processo industriale molto utilizzato in svariati settori merceologici.

Le spray dryer infatti consente di atomizzare composti liquidi e liquami (slurry) con diverse viscosità e di produrre polveri fine con  granulometrie molto precise, grazie all’impiego  di ugelli atomizzatori brevettati.

Le polveri ottenute con il processo spray dryer  hanno un alto grado di scorrevolezza e solubilità grazie alla perfetta distribuzione della forma e della granulometria ottenuta grazie al processo di atomizzazione.

Come avviene l’atomizzazione?

Gli spray dryer sono formati da:

  • Pompa di alimentazione;
  • Atomizzatore;
  • Riscaldatore;
  • Dispersore dell’aria;
  • Camera di essiccazione;
  • Sistemi di depurazione dell’aria di scarico.

Le fasi della lavorazione sono le seguenti:

  • Preparazione del liquido di alimentazione;
  • Nebulizzazione del liquido in goccioline attraverso l’atomizzatore detto anche “ugello nebulizzatore”;
  • Riscaldamento delle goccioline tramite una corrente d’aria a temperatura controllata;
  • Evaporazione del solvente e ottenimento delle particelle solide;

Separazione e raccolta del solido ottenuto.

Tipologie di atomizzatori

L’atomizzatore è il cuore dello spray dryer e la scelta dell’esatta tipologia di atomizzatore da utilizzare, dipende alle specifiche del materiale che si deve trattare e alle caratteristiche qualitative del prodotto finito.

Sul mercato sono disponibili le seguenti tipologie:

  • Atomizzatori a disco rotante detti anche atomizzatori a turbina: il liquido viene fatto confluire al centro di un disco in rapida rotazione e viene suddiviso in fini goccioline dalla forza centrifuga. Particolarmente utilizzati coi liquidi molto viscosi che potrebbe otturare gli atomizzatori a ugello.
  • Atomizzatore a ugello a pressione, detti anche “Airless Atomizer”: il liquido viene spinto sotto pressione attraverso gli ugelli e questo provoca la formazione delle goccioline: particolarmente adatti a liquidi con bassi contenuti di solidi.
  • Atomizzatori pneumatici detti anche atomizzatori a due fluidi, in inglese “Air Atomizer”: sono costituiti da due ugelli concentrici. In quello esterno fluisce l’aria ad alta velocità, in quello interno il liquido da atomizzare: all’uscita i due fluidi si miscelano e il liquido viene frantumato in goccioline.

Atomizzatori a ultrasuoni, nei quali al comune ugello pneumatico viene accoppiato un elemento ionotropo che genera nell’aria un campo di ultrasuoni ad alta intensità che provoca la frammentazione delle gocce. Questo procedimento è applicabile in caso di flusso ridotto con soluzioni o sospensioni poco viscose.

Applicazioni e usi degli essicatori spry

L’essiccazione spray  (spray dryer) è particolarmente indicata per la produzione di prodotti solidi secchi sotto forma di granulati o polveri che derivano da soluzioni liquide, emulsioni o sospensioni.

L’essiccazione spray è ideale per quei prodotti che devono garantire la conformità a standard qualitativi specifici, come la forma delle particelle o la distribuzione granulometrica per fare degli esempi.

L’applicazione di questo processo di atomizzazione è vasta e riguarda:

  • Prodotti agrochimici: come erbicidi, pesticidi e insetticidi.
  • Prodotti chimici organici e inorganici per l’industria farmaceutica;
  • Prodotti dell’industria alimentare: come estratti di piante, alimenti per bambini, caffè e derivati, derivati del latte e così via;
  • Detergenti tensioattivi;
  • Coloranti e pigmenti;
  • Polimeri e resine;
  • Tannini;

Ceramiche e metalli pesanti.

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