La microincapsulazione è un procedimento industriale e tecnologico largamente impiegato in svariati settori produttivi, tanto che ognuno di noi può imbattersi quotidianamente in prodotti sottoposti a tale procedimento. Si tratta di una metodologia diffusa in particolare in ambito industriale, in cui fece i suoi esordi nella seconda metà del 900 quando la NCR – National Cash Register Company – brevettò un processo di coacervazione della gelatina in grado di incapsulare un pigmento. Da questo primo brevetto, il processo di microincapsulazione e le tecnologie ad esso legate hanno visto un crescente sviluppo e una più diffusa applicazione, in particolare nel settore industriale e nelle sotto-categorie ad esso legate.
Quando si parla di microincapsulazione si intende il processo per cui piccole goccioline di liquidi, bollicine gassose o ridotte quantità di solidi vengono rivestite con una pellicola sottile, di solito composta da polimeri naturali o sintetici, che funge da rivestimento per la sostanza, creando la cosiddetta microcapsula. In termini tecnici, la sostanza trattenuta all’interno della capsula viene definita core, mentre il guscio che la trattiene è noto come shell.
La notorietà e l’ampia diffusione di questo processo possono essere riassunte nella particolare efficacia che la microincapsulazione possiede in termini di conservazione e facilità di manipolazione della sostanza rivestita. Tuttavia, i vantaggi di questa tecnica di lavorazione industriale sono numerosi:
- Controlla il rilascio del principio attivo della sostanza microincapsulata;
- Riduce il deterioramento e l’alterazione del core;
- Protegge la sostanza da eventuali agenti esterni;
- Aumenta la stabilità della sostanza;
- Permette di agire sul core in maniera controllata e sicura;
Chiaramente, anche la scelta del materiale dello shell è fondamentale e varia a seconda della destinazione d’uso del prodotto microincapsulato e al metodo di rilascio del core che si vuole avere.
Campi di applicazione del processo di microincapsulazione
Sono diversi i settori che sfruttano i vantaggi del processo di microincapsulazione:
- Industria farmaceutica e medicina: si tratta sicuramente del settore in cui il procedimento è più utilizzato. La microincapsulazione dei farmaci, infatti, non solo permette di ottenere un rilascio controllato del core, ma aiuta anche nella fase di somministrazione, attenuando il sapore e l’odore della sostanza. Lo shell, inoltre, risulta essenziale ai fini della conservazione: evita l’evaporazione del core, lo protegge dagli attacchi esterni ed evita eventuali interazioni con essi.
- Industria chimica: il rivestimento di sostanze chimiche è anch’esso molto utilizzato, in particolare per l’ampia scelta di materiali con cui creare lo shell, che si traduce in un’alta versatilità in termini di progettazione dei prodotti.
- Industria alimentare: il processo di microincapsulazione si è rivelato fondamentale per ottimizzare la stabilità del core e, in particolare, per nascondere odori e/o sapori sgradevoli.
- Settore agricolo: il processo di microincapsulazione è diffusamente impiegato nel settore in quanto agevola l’uso delle semenze e, aumentandone le dimensioni, facilita la semina.
La ricerca su nuove applicazioni di questa tecnica di lavorazione è in costante aumento, in particolare riguardo ai settori dell’imballaggio e dell’abbigliamento.
MGM e microincapsulazione
Leader nel settore degli impianti e forniture per diversi settori industriali – chimico-farmaceutico, depurazione di acqua ed energia, alimentare, cosmetico -, la MGM di Verona annovera tra le sue tecniche di lavorazione il processo di microincapsulazione. In particolare, l’azienda veneta si è specializzata in forniture di impianti di microincapsulazione che sfruttano le proprietà piezoelettriche dei materiali attraverso il metodo della nebulizzazione.
Per avere maggiori informazioni sui nostri impianti di microincapsulazione, contatta il nostro staff.